giovedì 5 luglio 2012

MASSACRO di Liao Yiwu (06/07/2012)


Ho trovato un sito di una rivista interessante (Neobar) nella quale c'è un prezioso articolo riguardo a questo poema di Liao (poco conosciuto e mai tradotto in Italia), sulla sua storia e sulla lirica dei poeti post-Mao. Inoltre troverete il testo completamente tradotto dall'autore dell'articolo (di Giancarlo Locarno). 
Eccezionale e potente questo poema: sulla censura e sulla morte e sul dolore di una rivoluzione conclusasi a colpi d'arma da fuoco. E il sarcasmo di alcuni versi rende più grottesco il linguaggio di questa esperienza.
Io vi leggo solo degli estratti "ben combinati".

Indirizzo articolo "Massacro":


.Massacro.
(Liao Yiwu)

Il prossimo massacro accadrà nella Centrale dell'Utopia
Il Presidente è raffreddato, il popolo tossisce,
e lo stato di guerra è stato dichiarato
L'apparato statale, sdentato, opprime i malati che osano opporsi
Gli agitatori cadono a migliaia, e nessuno di loro ha un'arma
I killer sguazzano nel sangue, coperti di ferro,
appiccano fuoco alle finestre chiuse
puliscono i loro stivali con le gonne di ragazze morte,
e no loro non tremano.
I robot non hanno un cuore, e no, loro non tremano!
Nel cervello hanno solo una legge, un Documento
con mille falle, che significa
il Massacro della patria nella Costituzione!
Il Massacro della Costituzione è la Giustizia!
Madri divorano i figli morti!
Figli che seducono i genitori!
Donne che tradiscono i loro uomini!
Cittadini che bruciano la città!
(...)
Epiangidaipiangidaipiangi!
Epiangidaipiangidaipiangi!
Fallo!, ancora non ti hanno liquidato!
Ancora hai le ultime forze,
fallo: piangidaipiangidai!
Che il tuo pianto giri per radio, televisioni,
e per i radar come
Testimone di tutti i Massacri
Che il tuo pianto giri per le piante,
e tra i loro insetti, tra i microbi
Che nascano bianchi fiori, anno dopo anno
in lutto per i morti, in lutto per Te
Che rigirino il tuo pianto, lo lacerino, e che sommergano l'urlo
della sacra guerra.
(...)
Siamo nella luce noi, ma siamo ciechi
siamo in cammino noi, ma siamo zoppi
siamo nel rumore noi, ma siamo sordi
siamo assetati noi, ma non vogliamo bere.
(...)
Tu hai solo il tuo pianto, ancora piangi tu,
piangidaipiangi piangipiangi!Piangipiangi! Piangi!
Afflitto sei a morte, bruciato sei a morte, sei nelle fiamme!
Ma ancora piangi!
I tuoi occhi esplodono, si dileguano i curiosi, ma tu piangi!
Una taglia mettono sul tuo capo, ti spiano, sei in trappola,
dici, ti sei sbagliato, e tutto sinora era falso! Ma piangi!
Ti passano al tritacarne, ma tu piangi
ti rigirano come niente, ma tu piangi
e se un cane ti mangia, piangerai anche dentro di lui!
Piangi dai piangi!
Solo i cani sopravvivono a questo Massacro.