La poesia che vi propongo questa settimana è di un poeta dissidente cinese Bei Dao (il cui vero nome è Zhao Zhenkai). Nell'89 si trovava all'estero e da quell'anno, dopo i fatti di Tian'anmen, non c'ha fatto più ritorno. Con un gruppo di poeti e scrittori cinesi esuli, ad Oslo, ha fondato la rivista "Jintian" (già presente in Cina prima del suo obbligato esilio). Ha viaggiato e soggiornato in diversi paesi. Ora vive negli Stati Uniti.
Della poesia che vi ho letto, forse avrete fatto caso, nella sesta quartina (cioé i versi 21-24), ha una struttura narrante bibblica, riferendomi all'Apocalisse di Giovanni, nel capitolo tredici: "Il drago trasmette il suo potere alla bestia" (per precisare: Se taluno tiene altri in schiavitù, in schiavitù vada. / Se taluno uccide di spada, conviene che lui di spada sia ucciso.).
Penso sia la parte più emozionante e universale della poesia.
Di seguito vi lascio il link della mia recensione dell'intero libro di Bei Dao, pubblicato da Enaudi, dal titolo "Speranza fredda":
http://www.trasumanar.com/recensione-bei-dao-speranza-fredda.html
.Risposta.
http://www.trasumanar.com/recensione-bei-dao-speranza-fredda.html
.Risposta.
Bei Dao
L’abiezione è il lasciapassare dell’abietto
da “Speranza fredda” (Einaudi Ed.)
L’abiezione è il lasciapassare dell’abietto
la nobiltà è l’epitaffio del nobile.
Guarda, in quel cielo indorato
sventola il riflesso ricurvo dei morti.
L’epoca glaciale è passata,
Guarda, in quel cielo indorato
sventola il riflesso ricurvo dei morti.
L’epoca glaciale è passata,
perché ovunque c’è ghiaccio?
Il Capo di Buona Speranza è stato scoperto,
perché nel Mar morto mille vele contendono?
Sono venuto a questo mondo
Il Capo di Buona Speranza è stato scoperto,
perché nel Mar morto mille vele contendono?
Sono venuto a questo mondo
portando solo carta, corda e ombre,
per potere prima del processo
proclamare quella voce già giudicata:
Te lo dico, mondo
per potere prima del processo
proclamare quella voce già giudicata:
Te lo dico, mondo
io – non - credo!
Anche se ai tuoi piedi ci sono mille sfidanti,
contami quale millesimo primo.
Io non credo che il cielo è azzurro;
io non credo all’eco dei tuoni;
io non credo che i sogni sono falsi;
io non credo che la morte è senza giudizio.
Se l’oceano è destinato ad aprire una breccia nella diga,
possano tutte le acque amare riversarsi nel mio cuore;
se la terra è destinata a sollevarsi,
possa l’umanità scegliersi una nuova vetta dell’esistenza.
Nuove svolte e stelle brillanti
ora decorano il cielo sconfinato,
sono i pittogrammi di cinquemila anni,
sono gli occhi degl’uomini del futuro che fissi guardano.
Anche se ai tuoi piedi ci sono mille sfidanti,
contami quale millesimo primo.
Io non credo che il cielo è azzurro;
io non credo all’eco dei tuoni;
io non credo che i sogni sono falsi;
io non credo che la morte è senza giudizio.
Se l’oceano è destinato ad aprire una breccia nella diga,
possano tutte le acque amare riversarsi nel mio cuore;
se la terra è destinata a sollevarsi,
possa l’umanità scegliersi una nuova vetta dell’esistenza.
Nuove svolte e stelle brillanti
ora decorano il cielo sconfinato,
sono i pittogrammi di cinquemila anni,
sono gli occhi degl’uomini del futuro che fissi guardano.
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